Sotto la pioggia verso Tannhauser: L’uomo trasparente di Maurizio Di Tollo

Maurizio Di Tollo - L'uomo trasparente

E’ bello sapere che Maurizio “Mau” Di Tollo, che tra le numerose esperienze è stato anche batterista della Maschera di cera, sta lavorando a un nuovo disco da solista. Sono già passati due anni dal suo primo album, L’uomo trasparente, affascinante, ricco di suggestioni, malinconico e speranzoso allo stesso tempo.

Mau scrive, arrangia, canta, suona più strumenti, accompagnato da musicisti che non sono gregari ma amici e compagni di viaggio, che arrichiscono il pensiero dell’autore con i loro, a partire dal direttore artistico e bassista del disco Christian Marras. Ne escono poesie in musica, melodie galleggianti su infiniti mari di suoni, con echi di synth che arrivano dallo spazio profondo, dalle porte di Tannhauser, dalla pioggia che cade e dalla casa di un solitario cacciatore di androidi.

Maurizio Di Tollo

E’ tra una goccia di pioggia e l’altra che arrivano le voci, ora decise e potenti, ora sospese e mormoranti, come perse nei ricordi, mentre melanconici carillon e pianoforti sospesi nel vuoto vengono travolti da impetuose e lancinanti chitarre e percussioni. Tra i suoni di L’uomo trasparente si sentono tracce di Mike Oldfield e di Peter Gabriel, fino al David Sylvian più sperimentale; suoni curati nei dettagli, come anche la grafica del booklet che accompagna il disco, elaborata da Ksenja Laginja, che aggiunge il suo tocco di artista dark.

Per quanto personale e intimista, Mau non scrive per se stesso ma per chi lo ascolta, per raccontare di un viaggio e del suo viaggiatore, per condividerne esperienze e riflessioni. L’uomo trasparente è ricco di parole e di suoni ma soprattutto di vita e di voglia di comunicare.

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